LE REGOLE

LE REGOLE

Non siamo soddisfatti di come le persone si relazionano con noi? Non ci sentiamo capiti ? Pensiamo che non siamo accontentati nei nostri bisogni? Non ci sentiamo amati e rispettati? Quante volte abbiamo desiderato cambiare i comportamenti dei nostri colleghi, amici, parenti, amanti? Quante volte abbiamo accusato gli altri di renderci infelici?

A tali comportamenti reagiamo in diverso modo, ed iniziamo a pensare che gli altri ci hanno creato un problema, pensiamo che il diverso comportamento adottato dagli altri ci ha determinato un problema. Il modo di reagire quando le nostre esigenze non vengono rispettate varia a seconda del nostro carattere, possiamo stare in silenzio senza esprimere la rabbia, rassegnarci, pensare che forse siamo noi a non andare bene, oppure reagire con aggressività, accusando il fautore della nostra infelicità.
Le differenti reazioni a questa situazione sono accomunate da un’unica motivazione: pretendiamo che gli altri ci rendano felici , ma purtroppo non lo fanno.

Comunque si reagisca a tali episodi, resta il fatto che la nostra mente divaga sul “problema” che abbiamo, per ore, giorni o mesi, perdendo tempo.

Un sentimenti diverso possiamo provarlo quando siamo noi a disattendere le aspettative altrui, e allora nascono i sensi di colpa, che rimangono per molto tempo depositati, come un tarlo che piano piano erode le nostre energie mentali.

Queste esperienze generano disagio, insoddisfazione, frustrazione. Impariamo che è inutile chiedere, impariamo che fare richieste diventa faticoso, oppure che per ottenere quel che vogliamo dobbiamo essere aggressivi, nel caso in cui abbiamo disatteso una aspettativa altrui, ci diamo mille giustificazioni per attenuare il senso di colpa.

La soluzione ai nostri problemi è molto più semplice, e può essere riassunta in un’unica parola: REGOLE.

Questi conflitti sono generati essenzialmente da regole che abbiamo acquisito con il nostro vissuto personale, che sono semplicemente diverse dal nostro o dai nostri interlocutori.

I principi di vita della persona che invece riesce a superare tali inconvenienti è la seguente:

– Non mi aspetto che gli altri si comportino come io vorrei
– È un diritto dell’altro fare richieste

– È un nostro diritto rifiutare

– È un diritto comunicare le emozioni.

Relazionandoci agli altri avendo ben in mente questi principi, evitiamo di sentirci frustrati ogni qual volta le nostre aspettative non sono soddisfatte, oppure quando pensiamo di aver agito in modo sbagliato, impariamo a fare serenamente delle richieste, ad esprimere i nostri desideri accantonando la paura del rifiuto, a rispondere all’altro con empatia anziché con amarezza o aggressività.

Dobbiamo partire dal presupposto che non possiamo cambiare gli altri ma possiamo cambiare noi, accettando semplicemente le regole altrui.